Il personal storytelling del consulente finanziario.
Quando la narrazione di se stessi determina la fiducia dei clienti
Hai mai provato a digitare il tuo nome su Google e vedere cosa esce fuori?
Quello che leggi è il tuo posizionamento nella rete: la tua digital e social presence. Un aspetto poco curato dai consulenti finanziari, ma che il crescente utilizzo dei social media impone di non sottovalutare.
Siamo costantemente collegati tramite social network e di tutto ciò che comunichiamo, resta una traccia indelebile nella rete. Se non siamo stati attenti, rischiamo di fornire un racconto non coerente con quello che siamo in realtà.
Un potenziale cliente potrebbe cercare informazioni su un consulente e percepire un’immagine poco professionale o, peggio, non trovarlo e passare oltre.
Personal storytelling
Fare personal storytelling per qualsiasi professionista, vuol dire impostare una strategia per comunicare in maniera efficace cosa sappiamo fare, come lo sappiamo fare, e perché gli altri dovrebbero scegliere proprio te.
Lo scopo è quello di far sentire chi ti ascolta/legge sicuro che tu sia la persona che può aiutarlo, con un aspetto importante da chiarire subito: storytelling non significa raccontare storie ma comunicare attraverso un racconto.
Qual è la differenza?
Che se vuoi che le persone si interessino a te non basta una bella storia, devi trasmettere qualcosa di vero e fare in modo che le persone si immedesimino nel tuo racconto.
Chi ti leggerà/ascolterà, apprezzerà la tua sincerità e lo sforzo di metterti a nudo per raccontare un percorso vero. Probabilmente rivedrà se stesso nel tuo racconto e questo creerà un legame, un coinvolgimento vero per una relazione fondata sulla fiducia.
Il consiglio è partire pescando tra le esperienze quotidiane e recuperare quelle sfide, quelle situazioni che possono essere un esempio per altre persone. In questo caso si racconta una storia non per intrattenere o divertire, ma per descrivere la realtà vissuta e mostrare un percorso di crescita. Parla di come hai iniziato, dei valori che ti hanno mosso, dei sogni che ti hanno dato la forza per superare gli ostacoli.
Quale linguaggio utilizzare
In comunicazione come in pubblicità si dice “l’emisfero sinistro del cervello decide ma è quello destro che agisce”.
I due emisferi cerebrali (destro-sinistro) assolvono funzioni ben distinte tra loro e sono collegati attraverso una sezione callosa. I nostri comportamenti sono una risultante dello scambio di informazioni dei nostri due emisferi che agiscono in maniera differente tra loro:
l’emisfero destro è la sede delle nostre emozioni mentre il sinistro è la parte razionale.
Nell’utilizzo del nostro racconto è opportuno utilizzare una strategia che non metta in conflitto i due emisferi altrimenti la possibilità di catturare l’attenzione del potenziale cliente diminuisce. Il problema è che tutti diciamo che cosa facciamo, a volte specifichiamo come lo facciamo, ma quasi mai spieghiamo perché lo facciamo.
Quando raccontiamo la nostra storia partendo dal perché (valori-emozioni) attiviamo tutte e due gli emisferi nella sequenza giusta (destro- sinistro) parlando direttamente alla parte del cervello che controlla il comportamento e poi permettiamo alle persone di razionalizzarlo con le cose tangibili che diciamo e facciamo.
Cosa devi fare?
– Scegliere il tuo pubblico di riferimento (a chi ti rivolgi);
– Presentare la tua storia e i tuoi valori (storytelling);
I tuoi contenuti devono soddisfare queste tre condizioni:
– fornire delle risposte
– risolvere dei problemi
– soddisfare dei bisogni
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