Differenza tra promotore finanziario e consulente autonomo

silvano

Propongo in questo forum una domanda a tutti per iniziare una discussione ed un confronto aperto.
Quali sono le differenze concrete tra il promotore finanziario (oggi consulente abilitato all'offerta fuori sede) ed il consulente autonomo? 

caruso71

In termini operativi credo poco, nel senso che le attività che si svolgono nell'attività professionale siano le stesse. Nella sostanza ritengo che l'assenza di mandato aziendale renda il consulente autonomo libero di poter agire nell'esclusivo interesse del cliente in quando non ci sono indirizzi aziendale contemplati nel mandato di agenzia.

derosa10

Concordo sulle attività non ci sono grosse differenze, ritengo invece che l'assenza di un mandato o di un contratto da dipendente bancario determini la possibilità che la relazione professionale comprenda gli interessi di due soggetti(cliente e consulente) e non di tre(cliente-consulente-intermediario). Con relative conseguenze in termini di conflitti.  

LUIGI

Sia la Corte d’Appello di Roma che la Corte di Cassazione con la sentenza (5865/2017) di fatto equiparano i “procacciatori d’affari” ai promotori finanziari- consulenti abilitati all'offerta fuori sede. Come ho sempre sostenuto bisogna superare  i limiti del contratto di agenzia  per andare verso una nuova  forma contrattuale che valorizzi il ruolo del consulente e regoli i rapporti con gli intermediari.  Per quanto riguarda i “consulenti autonomi” che, non svolgendo un’attività commerciale bensì “intellettuale”, sono i soli che, da un punto di vista giuridico, possono definirsi consulente finanziario.

POLI_25

E' evidente che il passaggio da promotore finanziario a consulente autonomo da un `punto di vista giuridico comporta un cambio di modello di business con la necessità di assenza di mandato e retribuzione a parcella(preferibile) o di una percentuale sul patrimonio sotto consulenza.

FRANCESCA3

Nel Regno Unito la normativa ha tolto qualsiasi dubio imponendo un modello di consulenza in cui il consulente può essere solo autonomo..mentre negli Stati Uniti la prevalenza dei consulenti è autonomo..con notevole benefecio per il cliente finale che non ha dubbio su chi ha davanti.. 

MARCELLO_G

resta il dato oggettivo che al momento il passaggio ad un nuovo modello di consulenza avvenga al rallentatore rispetto agli altri paesi..i numeri e le cause sono analizzate correttamente in questo video a cura di un giornalista di advisor

 https://www.youtube.com/watch?v=ynGIwPwd5sE